venerdì 31 agosto 2012

Il Treno di Montalbano sul settimanale "Gente"

Ancora un'altra pubblicazione per l'iniziativa denominata il "Treno di Montalbano", questa volta è il settimanale "Gente" che pubblica un servizio, a firma di Roberta Spadotto, di cinque pagine, sul tour nei luoghi  resi celebri dalla fiction il "Commissario Montalbano".


Di seguito il testo dell'articolo.

In Carrozza! Si va da Montalbano
L'ufficio, il ristorante, la mitica casa: un tour molto suggestivo che dura otto ore. E si conclude in un misterioso rudere...

da Scicli ( Ragusa) Roberta Spadoto

In Italia ci sono ancora località pressochè ignote, pur essendo famosissime. E' il caso di Scicli, gioiellino barocco in provincia di Ragusa, nonché l'immaginaria Vigata della fiction “ Il Commissario Montalbano”, che qui viene girata da oltre 13 anni. E visto che il comune non ha mai avuto interesse a promuovere il turismo cinematografico, i milioni di fan ( la serie è trasmessa anche in altri undici Paesi, tra cui Stati Uniti e Australia) del commissario, interpretato da Luca Zingaretti ( e anche da Michele Riondino nei nuovi episodi su Montalbano da giovane), arrivano a Scicli per puro caso 
oppure dopo personali ricerche.



Per ovviare a questa mancanza, da due anni è nato il Treno di Montalbano, un percorso guidato tra il barocco sciclitano e i luoghi più suggestivi della fiction. Per questa iniziativa, l'associazione Go Green Sicily, che organizza il tour, nel 2011 ha ricevuto il Premio turismo cultura Unesco.

Il trenino, un solo vagone, parte da Siracusa e arriva a Scicli: 90 chilometri di viaggio, in un'ora e mezza, attraverso una campagna aspra, affascinante e semideserta, punteggiata da fichi d'India e gelsi. Un modo diverso per scoprire la Sicilia che vale da solo l'intero tour.

“ La promozione turistica in questa zona è così scarsa”, spiega Nanni Nigito di Go Green Sicily, “ che sono stati gli stessi appassionati della serie, tramite ricerche in Internet, a trovare Scicli. I primi arrivi risalgono al 2006”. Proprio perchè così poco frequentato, Scicli è considerato un buen retiro da molti artisti e imprenditori del nord, soprattutto veneti e lombardi: sono loro che negli ultimi tempi hanno fatto aumentare il numero degli abitanti di ben 700 unità.

Il giro dura otto ore ( viene replicato a settembre, il sabato, per un massimo di 25-30 posti  e comprende treno, pullman e tratti a piedi durante i quali è possibile imbattersi nelle riprese della fiction. “ Si gira qui e nella zona per circa cinque-sei mesi l'anno”, racconta Nigito. “ Non è difficile incontrare Luca Zingaretti nei panni di Montalbano”.

L'attore, che veste i panni del commissario da 13 anni, è affezionato alla zona tanto che ha comprato una casa nella vicina Ibla ( la parte vecchia di Ragusa) e per le nozze con Luisi Ranieri, lo scorso 23 giugno, ha scelto il castello di Donnafugata. Nella zona hanno casa anche altri vip: Alda Fendi a Donnalucata, Roberto Benigni a Sampieri, mentre Piero Pelù è un habituè di Modica.

La prima tappa del tour è il palazzo del commissariato di Vigata, che nella realtà è il municipio di Scicli, sulla signorile via Francesco Mormino Penna. “ La stanza del questore Luca Bonetti Alderighi nella finzione”, spiega Nigito, “ è l'ufficio del sindaco. Gli arredi sono gli stessi nella realtà e nella fiction: soltanto l'anno scorso ha ricevuto un migliaio di visite”.

Nei giorni in cui il sindaco lavoro bisogna ovviamente attendere, ma è una tappa molto gettonata. C'è poi Palazzo Iacono, sede della questura, con la famosa scalinata dove si ferma di sbieco l'auto del commissario. E' compresa nel prezzo del biglietto anche la sosta al ristorante La Grotta dello chef Angelo di Tommasi, dove si possono degustare le ricette di terra della tradizione siciliana, gradite a Zingaretti-Montalbano. Il suo piatto preferito? I ravioli di melanzane con pesto di pistacchio, basilico  e datterino di Scicli.

Nel pomeriggio ci si sposta poi a Sampieri, sulla cosa bagnata dal Mediterraneo, ultima tappa della visita guidata, per ammirare la suggestiva Mannara della fiction, in realtà un rudere dell'ex fornace Penna, distrutta da un incendio nel 1913 e mai ricostruita. Sono ambientati qui i ritrovamenti di cadaveri, le rese dei conti dei malviventi o gli incontri del commissario o i suoi informatori. 

In carrozza, allora: a caccia della tracce del commisario più amato.

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