venerdì 30 luglio 2010

Spaghetti burrata, datterino di Scicli e pesto grezzo



Una ricetta semplice da preparare, ma davvero buona. Preparate degli spaghetti, fatevi scivolare dolcemente una burrata di buona qualità, tenuta rigorosamente fuori dal frigo, mescolate e adagiateli poi su una brunoise di datterini, rigorosamente di Scicli, lasciati macerare con del buon olio extravergine, sale e pepe, e un pesto grezzo di basilico e pinoli. A noi è piaciuta tanto! (fonte: la cucina di Adina)


martedì 27 luglio 2010

"A tavola con Montalbano", si replica il 28 luglio


Go Green Sicily replica la cena letteraria dal titolo "A Tavola con Montalbano", il 28 luglio 2010 all' ex Convento della Croce, a Scicli. Sarà uno spettacolo teatrale che accompagnerà il pubblico in un viaggio sentimentale alla scoperta dell'anima della Sicilia e dei suoi abitanti, tra le note del violino di Francesca Guccione e dei passi di Vanesssa Conti. Gli allestimenti scenografici saranno curati dall'artista Sasha Vinci dell' Associazione Passo, la piattaforma culturale di arte contemporanea, nata dall'idea di alcuni giovani artisti siciliani. In questa nuova edizione si aggiungerà anche una bellissima mostra fotografica del maestro Giuseppe Leone, dal titolo "Sicilians in the Street", presentata recentemente a New York. I piatti tratti dai romanzi del più astuto commissario della Sicilia, Salvo Montalbano, saranno serviti dal giovane chef, Salvatore Vicinale.

Per info e prenotazioni scrivere a gogreensicily@gmail.com

venerdì 23 luglio 2010

Dama Datterino - Miss Tomato



Ecco una bambolina naturale. Le mancano gli occhi e un bel sorriso, ma la forma è quella giusta. Si appoggia ad una zucchina. Sta aspettando qualcuno? Forse un ciliegino? No, mi dice, sto aspettando che tu mi mangi. ( fonte Ortoweblog)
Anche per il prossimo appuntamento di A tavola con Montalbano, in programma il 28 luglio 2010, a Scicli, l'azienda di Carmelo Storaci selezionerà per il palato del pubblico di Go Green Sicily il miglior datterino della città casmenea

giovedì 15 luglio 2010

Alla Croce di Scicli le ricette letterarie di Camilleri


“Pigliò le pietanze, una bottiglia di vino, il pane, addrumò il televisore, s'assistimò a tavola”. E’ così che il commissario più astuto della Sicilia si siederà a tavola al Convento dell’ ex Chiesa S. Maria della Croce, tutta l’estate. “A tavola con Montalbano” è dunque l’evento ideato e promosso da Go Green Sicily, un’ associazione composta da tre giovani sciclitani con diversa formazione culturale e universitaria, ma accomunati da un unico scopo: promuovere il posto in cui sono nati e contribuire così al suo sviluppo socio-economico. Diceva Marguerite Yourcenar nel “Il giro della prigione”: il turismo seleziona il mondo”; Go Green Sicily oggi grida “il turismo selezioni Scicli”, perché ha tutte le carte in regola per giocare un ruolo nel panorama turistico della Sicilia. La giovane associazione non vuole, ovviamente, scommetterci da sola, ma come è espresso nel manifesto che la costituisce: insieme a quelle micro-imprese siciliane che agiscono in modo socialmente responsabile, che tengono conto del contributo dato dalla propria attività alla qualità dell'ambiente e al sociale, preoccupandosi dei rapporti con i propri collaboratori, clienti, fornitori, partner, con la comunità e le istituzioni.



L’iniziativa, che ha già visto in due appuntamenti la presenza di oltre 120 turisti, provenienti da diverse località, è un spettacolo alla scoperta delle ricette letterarie dei romanzi di Camilleri, il cui protagonista è il Commissario Montalbano. Uno spettacolo dunque originale e affascinante che combina diversi linguaggi: dall’arte contemporanea alla fotografia, dalla musica al teatro. Nei due appuntamenti si sono già esibiti l’artista sciclitano Sasha Vinci, il vittoriose Giovanni Robustelli dell’Associazione PASS/O e il fotografo Giovanni Sarto; mentre ad accompagnare il pubblico in una sorta di viaggio in Sicilia sono stati gli attori Alessandro Sparacino e Carmelo Gugliotta e i passi di danza di Vanessa Conti. In sottofondo, le note suonate dal violino di Francesca Guccione. Le portate sono state preparate, sempre grazie all’ispirazione tratta dagli scritti di Andrea Camilleri, dallo chef Salvatore Vicinale, del ristorante Quore Matto, sito nel centro storico di Scicli.

Veduta notturna dalla Croce

A tavola con Montalbano” sarà in replica tutta l’estate. I prossimi appuntamenti coinvolgeranno nuovi artisti e nuovi partner commerciali. L’associazione stima che a fine stagione l’evento potrà aver registrato la presenza di più di seicento turisti. Un obiettivo ambizioso, ma necessario per dare visibilità a un sito, come il Convento della Croce, di così straordinaria bellezza. Per seguire gli aggiornamenti e conoscere le date degli spettacoli si può visitare il blog di Go Green Sicily al seguente indirizzo web: www.gogreensicily.blogspot.com. Qui è possibile, inoltre, conoscere la biografia degli artisti, le ricette dei piatti serviti e spulciare le foto dello spettacolo.


Prossimo appuntamento mercoledì 21 luglio 2010

lunedì 12 luglio 2010

Il datterino di Scicli servito "A tavola con Montalbano"

Uno dopo l'altro, non finiresti mai di mangiarli, come le ciliegie. Stiamo parlando dei datterini, una varietà di pomodoro che si produce a Scicli già da molti anni, grandi si e no come un dattero, appunto, e al tempo stesso dolcissimi. Questo straordinario frutto non poteva non mancare “A Tavola con Montalbano”, l'evento ideato da Go Green Sicily, in replica il 21 luglio 2010 al Convento della Croce. Grazie alla collaborazione e all'attenta selezione di uno dei più noti commercianti di ortaggi della città casmenea, Carmelo Storaci, verrano serviti come aperitivo prima della cena.




E' noto che il datterino ha un'elevata concentrazione di sali minerali, vitamina A e E e di licopene, un carotenoide di cui viene riconosciuto l'effetto antiaging. Da un numero sempre maggiore di studi sta emergendo come il licopene sia in grado di comportare una serie di benefici per la salute, aiutando a prevenire alcuni tipi di tumore e malattie cardiovascolari e ritardando l'invecchiamento delle cellule del corpo.



La città di Scicli è il primo produttore di questo ortaggio, e la qualità dei suoi terreni lo rende particolarmente dolce e saporito. I grandi chef italiani ne hanno riconosciuto la straordinarietà del sapore, usandolo spesso nelle loro creazioni culinarie. E una grande azienda alimentare ne ha già fatto un sugo.


martedì 6 luglio 2010

Montalbano, la stanza del questore


Scicli, bellissima realtà, dove il giusto connubio di modernità e antico, si me-scola creando un vero e proprio Gioiello architettonico”. “Tutelate e conservate questo Paradiso di storia, cultura..a tutti i costi”. “Se un giorno ci sarà un referendum per passare con la provincia di Ragusa, ci vedrete tra i primi a sostenere questa causa”. Su due registri-quadernoni, uno a Palazzo Spadaro e l’altro nella stanza del Sindaco, dall’aprile scorso, sono tanti i visitatori che, senza alcun sollecito, lasciano messaggi, appuntano emozioni, stati d’animo, per dire ancora “grazie Montalbano, per averci fatto nascere la curiosità e l’amore per questi spettacolari scorci della Sicilia”; o anche, “a Scicli è tutto talmente bello, che commuove”; “grazie della vostra gentilezza e del vostro calore” (una che arriva dalle nebbie di Bergamo-sic!). Parole sincere, brevi fraseggi, per esprimere gratitudine alla città, e prima ancora a Montalbano, che ne ha suscitato l’interesse. Perché non c’è dubbio alcuno - è stato detto e scritto altre volte - che la fiction televisiva de “Il Commissario Montalbano”, continua ad essere per Scicli, come per tutta la provincia, lo spot-richiamo più felice e azzeccato, che da oltre dieci anni a questa parte (i primi due episodi televisivi, nel 1999, con “Il ladro di merendine” e “La forma dell’acqua”), fa promozione di un intero territorio, altrimenti poco conosciuto. Forse anche più del riconoscimento Unesco, anche se i due momenti non sono scindibili, essendo la bellezza dei luoghi esaltati nella fiction, gli stessi entrati in buona parte nella lista dei Beni dell’Umanità. E dunque, “i luoghi di Montalbano” non tradiscono. Anzi. Anzi, c’è un grande “effetto sorpresa”, stupore e quasi stordimento, nel constatare da vicino, che il Commissariato di Vigata, esiste davvero, ed è tale e quale; come veri e tangibili sono i palazzi, le chiese, gli scorci e gli angoli, che di volta in volta, si fanno quinte scenografiche agli episodi narrati. Ma se questi luoghi hanno trovato riconoscimento e apprezzamento, tramite una serie televisiva, a noi pare onesto poter dire che, altrettanto Montalbano, ha fatto la sua “fortuna” attraverso questi luoghi. Che - si badi- “non sono quelli letterari tout court, consacrati dai romanzi di Andrea Camilleri..Porto Empedocle o comunque l’area agrigentina, furono all’epoca esclusi come location, per “povertà scenografica”; scegliendo, dopo numerosi sopralluoghi, la provincia di Ragusa…”( Lucia Nifosi nel testo che accompagna il bel volume fotografico “Montalbano, i luoghi della fiction”, di Giovanni Sarto). Qui l’intuito e l’intelligenza del regista Alberto Sironi, vanno pienamente rico-nosciuti. E ci pare di poter dire ancora che, fra le tante serie televisive, aventi per protagonista un tale commissario od un altro (negli anni 70-80, Maigret, con Gino Cervi, ci teneva attaccati al piccolo schermo, come anche gli episodi del tenente Sheridan o del trasandato tenente Colombo), mai l’adattamento e i luoghi d’ambientazione, hanno avuto una tale forza, da imporsi al grande pubblico televisivo, farsi -come sta accadendo - immaginario collettivo e anche proficuo. Seguiamo ancora qualche messaggio: “ Con l’augurio che, la popolarità data a questo luogo da un set cinematografico, si traduca in consolidamento di valori civili e morali, per tutti gli abitanti di questo meraviglioso paese”. “Questa gemma di bellezza inaspettata (beata nostra ignoranza) in questa casona regale che è la vostra ed anche un po’ nostra, Trinacria. Continuate a mantenerla bella, perché vale un patrimonio inestimabile. Un piccolo suggerimento: strappate un po’ di erbacce dai tetti ed obbligate i proprietari dei palazzi nobiliari a mantenerli in ordine”. “ Montalbano e Scicli, l’emozione che trasmette valori umani e civili”. Anche quest’ultima breve frase, coglie e sintetizza bene, l’osmosi tra il personaggio creato da Camilleri e i luoghi in cui la fiction lo fa muovere; Montalbano ha i tratti di un commissario poliziotto spiccio, a volte ruvido con i suoi “ragazzi”, mai volgare; a volte in disaccordo con il suo “Questore”, il potere costituito non lo blandisce; segue il suo fiuto, pensa e ragiona, risolve i casi che gli vengono affidati (ma anche quelli che gli tolgono), senza trionfalismi; piuttosto, con l’umana comprensione che non gli manca, verso chi ha sbagliato. E’ la sua moralità. Allo stesso modo, i luoghi che fanno da sfondo ai vari episodi narrati (ad oggi, sono oltre 20), sono luoghi che dialogano con la natura e il paesaggio intorno, in perfetta armonia; luoghi, che diremmo essi stessi, morali; sono quella parte di Sicilia e di provincia ragusana, ancora non “offesa” dalla mano e dall’azione dell’uomo. Al viaggiatore accorto (e il nostro turismo e’ soprattutto in questa direzione) non sfugge questa sorta di corrispondenza, quest’intima relazione, tra “narrazione e rappresentazione”, che la fiction di Montalbano ha saputo creare. Qui, anche, la chiave del suo successo, in Italia come all’estero. E da due visitatori stranieri (ma la maggior parte arriva da città del nord come Milano, Torino, Brescia, Bergamo, Treviso, Bologna, Ancona, Mantova, Taranto e città siciliane), ancora due messaggi che riportiamo alla lettera: “ Mercì de nos avoir permis de visiter ce petit palais (Palazzo Spadaro) et decouvrir une partie cacheée de l’Italie et de la Sicile, en particulier; c’èst il un petit voyage dans le temps! (Marseille - France). E l’altro, meno leggibile per noi, ma il senso è chiaro: “ Hasta que he elegado a Scicli, estaba deprimido. Estando aqui hemos recuperando la alegria” (Pepe - Madrid).

In questi giorni (e fino a metà luglio), la troupe della Palomar si sta muovendo a Scicli, per gli esterni di quattro nuovi episodi: “ La caccia al tesoro”- “ L’età del dubbio”- “ La danza del gabbiano”- “Il campo del vasaio”. Per quest’ultimo episodio, sarà di scena il complesso archiettonico del Convento della Croce, fin’ora mai utilizzato. Due episodi già sul piccolo schermo, nel prossimo autunno.
fonte (GDS)

lunedì 5 luglio 2010

Il mensile Capital parla della Mousse del Commissario

Il mensile Capital dedica uno spazio alla mousse di ricotta del ristorante QuoreMatto di Scicli. Il dolce è stato ribattezzato la Mousse del Commissario, in onore dell' attore Luca Zingaretti, che ne andava ghiotto durante le riprese della ficiton televisiva "il Commissario Montalbano". Il trafiletto è a cura di Pierlugi Diaco, noto conduttore di UnoMattinaEstate in onda su Rai e del programma radiofonico OnorevoleDj, su raidue. Il dessert viene servito in tutte le edizioni dello spettacolo " A tavola con Montalbano", organizzato da Go Green Sicily, all'ex Convento della Croce, a Scicli.

venerdì 2 luglio 2010

Il successo culinario di" A Tavola con Montalbano", lo chef Salvo Vicinale e la mousse di ricotta

Dici Scicli e pensi al barocco ibleo, riconosciuto dall'Unesco "patrimonio dell'umanità". Dici Scicli e pensi al Commissario Montalbano, che nella cittadina ragusana ha registrato tanti episodi di successo. Dici Scicli e pensi anche ai profumi, ai sapor e ai prodotti tipici di questo territorio, vera riserva enogastronomica per tanti visitatori.
E così, nel cuore barocco di Scicli, in via Mormina Penna, tra un susseguirsi di chiese, palazzi e monumenti ti imbatti nel QuoreMatto, un locale che dal 1996, segue una ricerca continua sulla cucina tradizionale siciliana, rivisitandola con fantasia, brio e gusto. Grazie all'impegno e alla passione dei "padroni di casa", Franco Carrubba e la moglie Mary, affiancati dalla creatività dello chef Salvo Vicinale, sono nate alcune specialità che hanno fatto "perdere la testa" ai tanti clienti del QuoreMatto. Talvolta anche clienti d'eccezione come Luca Zingaretti, il "Commissario Montalbano", che, a fine pasto, no sapeva resistere alla straordinaria mousse di ricotta, uno squisito dolce ormai ribattezzato Mousse di Montalbano; alla direttrice di Vanity Fair America, letteralmente impazzita per il cannellino di Mary, lo squisito liquore fatto in casa, spedito a grande richiesta negli Stati Uniti. Sapori, profumi, fragranze e prelibatezze per le quali vale la pena di andare a Scicli (fonte Giornale di Sicilia). L'occasione potrebbe essere per l'evento tutto originale, dal titolo " A tavola con Montalbano", organizzato da Go Green Sicily, in programma tutta l'estate al complesso conventuale dell 'ex Chiesa della Croce.